Singer Isaac Bashevis - 1988 - Ombre sull'Hudson by Singer Isaac Bashevis

Singer Isaac Bashevis - 1988 - Ombre sull'Hudson by Singer Isaac Bashevis

autore:Singer Isaac Bashevis [Singer Isaac Bashevis]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788850238200
Google: DD0CogEACAAJ
editore: TEA
pubblicato: 2012-06-14T00:00:00+00:00


CAPITOLO 13.

Stanislaw Luria non riusciva a dormire. La medicina prescrittagli dal medico non serviva a niente. Era a letto con la lampada da lettura accesa sul comodino perché aveva paura di spegnerla. Dopo la seduta spiritica gli era venuto il terrore del buio. Non riusciva a credere sino in fondo che Sonia gli si fosse rivelata l’altra sera… ma in questo caso chi era la figura che era emersa dal buio, lo aveva abbracciato e baciato e gli aveva parlato in polacco? Più ci pensava, più tutto si faceva confuso. Doveva essere Sonia. Ne aveva riconosciuto la voce. Conosceva il tocco delle sue labbra. Ma com’era possibile che Sonia gli si rivelasse, se l’avevano ridotta in cenere? E se si era rivelata in quel posto, nell’appartamento di quella dentista, perché ogni tanto non veniva a trovarlo in casa sua? D’altra parte era anche questa una cosa di cui aveva un gran timore. Se soltanto cominciava a pensarci, ogni volta la paura gli stringeva il cuore come in una morsa.

Si tirò a sedere nel letto e gridò: «E’ un imbroglio! Un imbroglio!» Ah, i nervi! Erano così tesi. Passava la notte sveglio, tremando a ogni rumore, per quanto fievole. L’appartamento era pieno di fruscii. I mobili scricchiolavano. Sebbene le finestre fossero sbarrate, le veneziane tremavano e sbattevano. In bagno le tubazioni fischiavano. Il calorifero vibrava e sbatacchiava. Accadevano fatti inquietanti. Metteva via questo o quell’oggetto, ed ecco che spariva, per cui doveva passare giorni a cercarlo. Prima era scomparsa la stilografica, poi gli occhiali da lettura; non riusciva più a trovare né le ciabatte né il cappello.

Spegneva la lampada, ma poi la trovava accesa, come se una mano nascosta avesse premuto l’interruttore. Posava un libro su un tavolo, ma quando voleva riprendere a leggerlo non era più lì. Dopo di che lo trovava sotto il letto e persino sotto il cuscino. Era possibile che lo spirito di Sonia gli stesse mandando segnali? O era stato posseduto da un demone malefico? Aveva chiamato il professor Shrage, ma questi non aveva risposto al telefono. Era andato al suo alloggio e aveva suonato il campanello, ma non era venuto nessuno alla porta. Aveva telefonato alla signora Clark in studio, ma lei gli aveva replicato in tono irritato che si rifiutava categoricamente di organizzare sedute spiritiche per lui.

Per cose simili occorre un cuore forte, quindi lei aveva avvertito Sonia che le sedute spiritiche erano dannose per la salute del marito. Come poteva avere un cuore forte se era a pezzi da ogni punto di vista? Già quando aveva sposato Anna era rovinato sia fisicamente sia spiritualmente. Poi la fuga della moglie con Grein aveva distrutto il poco che rimaneva in lui. Boris Makaver si era offerto di continuare a mantenerlo, ma lui aveva rifiutato. Doveva tre mesi di affitto e si aspettava di essere buttato fuori dall’appartamento da un momento all’altro. Bollette non pagate di telefono, luce e gas erano sparse ovunque. In marzo non aveva nemmeno presentato la denuncia dei redditi agli uffici tributari.



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